E' piazza ogni luogo in cui la gente si aggrega, distinta o in massa, e si esalta, o si assoggetta, o si fa puro istinto, o assurge a stravagante e fatale metro di giudizio. L'agor? greca e il foro romano hanno partorito questo fulcro urbanistico deliberatamente vuoto, ossia contenitore: non sar? la belt? e la simmetria delle forme architettoniche, o un evento catartico, o un monumento gravido di emotivit?, ma sar? il contenuto umano che salver? il Paese dalla stasi, oppure che lo condanner? a una appagante consunzione. Quest'opera ci svela come la piazza si ? sviluppata, come ha indossato, cucito e ricucito il tessuto abitativo e quello sociale, cosa ci si pu? aspettare dal movimento che nasce - e muore - nello spiazzo generale, un vero e proprio happening involontario, mentre un intero Paese ruota intorno a esso e lo fodera come pu?, o come vuole. O come disse Peppino De Filippo: “Sai che facciamo? Questa ? la piazza principale, sediamoci qui, quella qua passa” (dal film “Tot?, Peppino e la malafemmina”). Chiude il libro un poemetto di Pasquale Panella “La Piazza, vie di entrata e vie di uscita”.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。 ※ご購入は、楽天kobo商品ページからお願いします。 ※切り替わらない場合は、こちら をクリックして下さい。 ※このページからは注文できません。
